Il 25 febbraio a Napoli la presentazione della piattaforma per l’eliminazione di ergastolo e 41bis. A partire dalle 10:30, all’Istituto italiano per gli studi filosofici , interventi di personalità del mondo del diritto, della politica, della cultura e dello spettacolo.

Si svolgerà il 25 febbraio a Napoli la presentazione della piattaforma MORIRE DI PENA. PER L’ABOLIZIONE DI ERGASTOLO E 41BIS, dopo la diffusione di un documento on-line che ha raccolto più di cinquecento adesioni individuali e quasi trecento sottoscrizioni tra gruppi, associazioni e collettivi, . A promuovere l’incontro una rete di realtà impegnate nel mondo della cultura e nella tutela dei diritti, sindacati di base, avvocati, attivisti e addetti ai lavori dell’universo penitenziario.
All’iniziativa (a partire dalle 10:30 all’Istituto italiano per gli studi filosofici – via Monte di Dio, 14) interverranno gli avvocati Caterina Calia, Bruno Larosa e Domenico Ciruzzi (già vicepresidente dell’Unione delle Camere penali italiane), la direttrice dell’associazione A Buon Diritto, Valentina Calderone, lo scrittore e sceneggiatore Maurizio Braucci. Parteciperanno con delle letture Ascanio Celestini e India Santella.
Alla presentazione sono stati invitati tutti i firmatari del documento di lancio della piattaforma, tra cui – oltre a Domenico Ciruzzi, Ascanio Celestini e Maurizio Braucci – Goffredo Fofi, Antonio Capuano, Daria Bignardi, Vinicio Capossela, Pietro Marcello, Elio Germano, Cochi Ponzoni, Valentina Bellè, Pino Mauro, i 99 Posse, gli Assalti Frontali, i Punkreas, ZeroCalcare, Jorit, Alberto Prunetti, Elena Stancanelli, Chef Rubio e Nicola Vicidomini.
MORIRE DI PENA
L’obiettivo dichiarato di Morire di pena è quello di una sensibilizzazione dell’opinione pubblica rispetto al necessario superamento degli istituti penitenziari dell’ergastolo e del 41bis, dopo che il caso dell’anarchico Alfredo Cospito – tuttora in sciopero della fame proprio in lotta contro questi regimi carcerari – ha sollevato indignazione e ha mobilitato personalità e realtà collettive in tutto il paese.
In particolare, l’iniziativa di Napoli è organizzata il giorno successivo alla pronuncia della Corte di Cassazione che venerdì 24 febbraio si esprimerà sulla revoca del 41bis al detenuto anarchico.
“Fin dalla sua nascita – denuncia il coordinamento del comitato – il 41bis si è mostrato come uno strumento di ricatto per spingere i detenuti alla collaborazione con la magistratura, fondato su pratiche di vera e propria tortura. Le condizioni inumane di detenzione previste da questo istituto si concretizzano in isolamento in celle di pochi metri quadri, limitazioni all’ora d’aria, sorveglianza continua, limitazione o eliminazione dei colloqui con i familiari, controllo della posta, limitazione di oggetti in cella persino come penne, quaderni e libri. Un progressivo annientamento che provoca danni incalcolabili nel corpo e nella psiche dei detenuti. […] L’ergastolo, assimilabile in tutto e per tutto alla pena di morte, è invece l’istituto con il quale lo Stato prende possesso del corpo di un individuo, arrogandosi la prerogativa di decidere discrezionalmente se, come e quando restituirgliela attraverso la ‘libertà condizionale’ per ‘buona condotta’, senza che questi possa mai venire a conoscenza dei tempi e dei modi del suo eventuale rientro nel consesso sociale. Al netto della inumanità di una punizione a vita, che cancella nell’individuo le idee stesse di ‘speranza’ e di possibile reinserimento nella comunità, l’ergastolo è incompatibile con la Costituzione e con l’idea di ‘rieducazione’ del condannato”.
https://abolizioneergastoloe41bis.wordpress.com/
Per la versione integrale del documento clicca qui.
Per informazioni sulla piattaforma: info@abolizioneergastoloe41bis.it
Per sottoscrivere il documento: sottoscrizione@abolizioneergastoloe41bis.it
Ufficio stampa: +393470048845

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